molti pacifisti americani hanno partecipato alla missione della Repubblica Islamica dell'Iran presso le Nazioni Unite a New York lunedì e hanno reso omaggio ai martiri degli attacchi aggressivi del regime israeliano firmando un libro commemorativo ed esprimendo solidarietà al governo e al popolo iraniano.
Anche membri dell'Organizzazione Ebraica Internazionale "Naturi Carta", un gruppo di ebrei antisionisti di New York, hanno partecipato alla missione della Repubblica Islamica dell'Iran presso le Nazioni Unite a New York e hanno reso omaggio ai martiri degli attacchi del regime sionista.
Lunedì, presso la missione iraniana presso le Nazioni Unite, è stato inaugurato l'ufficio commemorativo per i martiri degli aggressivi attacchi del regime sionista contro la Repubblica Islamica dell'Iran.
Diversi rappresentanti e membri di missioni diplomatiche straniere con sede presso la sede delle Nazioni Unite a New York, attivisti pacifisti e sostenitori della pace hanno partecipato alla cerimonia e firmato l'ufficio commemorativo, rendendo omaggio ai martiri di questi attacchi.
Molte attiviste e pacifiste americane, guardando le foto dei bambini iraniani martirizzati dagli attacchi del regime israeliano, hanno espresso la loro solidarietà alla nazione e al governo iraniani con lacrime e risentimento, e hanno elogiato la resistenza e l'unità degli iraniani nella difesa della loro patria contro il regime guerrafondaio israeliano.
Il 13 giugno, il regime sionista, in palese violazione del diritto internazionale e della sovranità nazionale della Repubblica Islamica dell'Iran, ha attaccato militarmente diverse aree di Teheran ed altre città iraniane, fra cui i siti nucleari del Paese. Numerosi scienziati, militari e civili sono stati martirizzati in questo atto aggressivo.
In seguito a questa aggressione, il 22 giugno gli Stati Uniti hanno attaccato direttamente anche i siti nucleari di Fordow, Natanz e Isfahan, unendosi di fatto alla guerra del regime sionista contro l'Iran. In risposta a queste azioni, il Ministro degli Esteri iraniano Seyyed Abbas Araqchi, citando l'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite, ha sottolineato che la Repubblica Islamica dell'Iran si riserva tutte le opzioni per difendere i propri interessi nazionali e la sicurezza del suo popolo.
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